Art Deco e Big Jim

Ho una predilezione per i mobili italiani art deco e credo di sapere da cosa dipenda. Negli anni settanta i miei genitori, giovani e belli, avevano una vita sociale sostenuta. Uscivano ogni sera. 
C’era la serata del poker, quella del circolo del cinema, il teatro, le cene fuori con gli amici, la politica.
Io bambino passavo molto tempo a casa dei miei nonni materni. Si erano sposati nel 1935 e, a parte qualche pezzo antico, la maggior parte del mobilio era stata acquistata in quel periodo.

Per me quei mobili, pieni di cassettini, mensole e ripiani nascosti, erano il set ideale per i miei giochi. Nel mobile da toeletta di mia nonna ci avevo fatto la casa di Big Jim. I cassetti bassi della console nel corridoio erano diventati il garage delle macchinine.  Sarà per questo che quando ne trovo qualcuno l’emozione mi assale e non resisto alla tentazione. Tanto più che i mobili dei nonni sono andati tutti ad uno zio.
Per maggiori informazioni non esitate a scrivermi su mail@ziochic.it 

Pazzo per le pezze 

Sono pazzo per le pezze o forse sono pazzo tout court. Solo così si può spiegare la compulsione con cui acquisto metri di tessuto. Prediligo il velluto ma anche il raso, lo shantung, il tweed, l’oxford …

Quando tornai dall’India dovetti acquistare un apposito bagaglio per stivare dieci sari di seta che ancora non ho utilizzato tranne uno che per un certo tempo divenne un arazzo lievemente imposing.

Stamane è stata la volta di metri 5,60 di velluto fucsia e di metri 6,40 di velluto operato beige e champagne. 

Dimenticavo, ho anche preso del camoscio giallo limone. 

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Dal parrucchiere 

L’anno scorso ho accompagnato mia suocera dal parrucchiere. Un signore che lavora ormai per hobby e che accetta solo le vecchie clienti.

Il salone è rimasto fermo a come era quando fu aperto sessanta anni fa. Entrando si ha una sensazione strana, come di essere sospesi nel tempo. 

Lascio la signora nelle mani del suo coiffeur e me ne vado imbambolato. Voglio tutto l’arredamento del negozio ma non so come fare. Quando torno a riprendere la congiunta le confesso le mie pene. 

Vedo cosa posso fare, risponde laconica. Dopo una settimana ricevo una telefonata. 

Dddemetrio, riconosco l’accento catanese, il signor Gianni mi ha detto che puoi andare a prenderti una sedia, quella rotta. Dice che quando smette ti dà la compagna. 

Dopo due mesi di restauro questo è il risultato. Un’avvolgente sedia nello stile di quelle prodotte dalla Società  Compensati Curvati, modello 127.

Aspetto con ansia che il signor Gianni si stanchi di cotonare capelli. 

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Lacrime di coccodrillo 

Nella mia instancabile ricerca di oggetti inusuali non resisto alla tentazione di comprare borse da donna vintage, preferibilmente di coccodrillo.

Non potendole usare le regalavo in passato a mia madre finchè un giorno non è sbottata. Non le posso usare, sembra che abbia riesumato cadaveri dall’armadio. 

Ho smesso di regalargliele ma continuo a comprarle. 

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A caccia

A Catania, la domenica mattina ci sono due mercatini. Il primo è sotto gli archi della marina a due passi da piazza duomo. È un po’ ricercato e tutti gli espositori sono aspiranti antiquari. Il secondo è in periferia all’interno del vecchio mercato ortofrutticolo. È il mercato dei poveri e gli espositori perlopiù svuotano cantine gratis e ne vendono il contenuto.

Una delle cose che più mi diverte è salvare dall’incuria piccoli tesori sepolti dalla polvere.
Qualche domenica fa, in un angolo remoto, sotto numerosi scatoli di giochi per bambini anni ’70 ho trovato questo splendido carrello anni ’50.

Legno di faggio tinto all’anilina e lucidato. Ruote, supporti e viti in ottone. Ripiani in cristallo.
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Sheffield e Dinosauri

Della prima volta a Londra con i miei, nel 1973, ricordo meglio mia madre che comprava vecchi pezzi Sheffield nelle bancarelle di Portobello che non i dinosauri al British Museum. 

Da allora mi è rimasto il gusto di andare a scovare tesori nascosti, come questo piccolo  epergne. 

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CASABELLA

Sono entrato in questo negozio dopo quarantacinque anni. 

Da bambino accompagnavo mia nonna che comprava regali.
Avevano venduto tutto quello che mi piaceva. Ho preso l’insegna. 

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Chi siamo

Coppia di sedie da sala d’aspetto Art Déco, provenienti da una gioielleria. Fioriera bianca Cini & Nils.

Ziochic è un avvocato pentito ribattezzato così dalla figlia di un’amica a cui stava dando una mano nel sistemare casa.
Per ziochic etica ed estetica sono sullo stesso piano. Pensa che ambienti accoglienti rendano migliore la vita di chi li abita.
Raccoglie mobili, complementi d’arredo e oggetti di design da trent’anni.
Una passione nata da bambino viaggiando con i genitori e sfogliando riviste d’arredamento sparse per casa.
A tre anni un castello in Transilvania diventa nella sua fantasia la casa di Biancaneve.
A Instanbul si rifiuta di mettere i soprascarpe per entrare nella moschea ed alla fine entra scalzo.
Della prima volta a Londra ricorda meglio sua madre che compra legumiere sheffield sulle bancarelle di Portobello che non gli scheletri dei dinosauri al British Museum.
A sei anni, perso per mezzora nella casba del Cairo rimane incantato dai colori di vecchi tappeti mentre i genitori lo credono perso per sempre.
Per la prima volta in viaggio da solo, a 11 anni, diserta le lezioni di lingua per andare a curiosare tra i rigattieri di Cambridge.
Museo Mario Praz a Roma, Musèe Nissim De Camondo a Parigi, Wallace Collection a Londra e Frick Collection a New York sono luoghi dell’anima a cui tornare appena possibile per trovare ispirazione.
Va in cerca, in tutta Italia, di pezzi particolari che fa restaurare accuratamente.
La collezione è una raccolta eclettica, omaggio al novecento con qualche incursione nelle epoche precedenti.
Lo show-room si trova al pian terreno di un villino liberty a Reggio Calabria, costruito nel 1912. Nato come residenza privata, venne danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Adibito a svariate attività commerciali nel dopoguerra, cadde in disuso per molti anni, prima di essere acquistato e restaurato dalla famiglia di ziochic negli anni ’90.
Gli oggetti sono disponibili per la vendita e per il noleggio.